Genova ci aspetta e ci accoglie con una giornata primaverile di sole.
La prima cosa che faccio scesa dal treno è quella di dirigermi verso il porto e subito dopo cerco un caffè, si perché a genova non può mancare la colazione fatta con la focaccia e un buon cappuccio.
No non inorridite, anche io pensavo fosse un abbinamento azzardato finché negli ultimi anni mi è capitato di essere ospite alcuni giorni in liguria e la mattina sulla tavola della colazione faceva bella mostra questa focaccia. Le prime volte la mangiavo cosi da sola, ma poi intorno a me chi sapeva già che fine farle fare mi ha incuriosito, ed allora ecco che la focaccia finiva inzuppata nel latte, con una sorpresa inaspettata. Il salato e l’unto, si perché è proprio unta, si sposa perfettamente con il cappuccio in un’estasi di sapori.
Dicevo cerco un caffè e mi precipito, adocchio la focaccia ordino il cappuccio… e finalmente ecco il sapore ritrovato.
In pace con me stessa e con la focaccia inizio ad esplorare i carruggi, le viette strette un po’ in ombra e folcloristiche di Genova.
Piazza De Ferrari
Palazzi dei Rolli
Camminando scopro i “Palazzi dei Rolli” palazzi di grande splendore in stile rinascimentale e barocco,costruiti dai nobili genovesi nel centro storico per essere le residenze delle famiglie aristocratiche, ora sono patrimonio dell’Unesco, alcune di queste sono sedi di banche o uffici, altre sono rimaste ancora di privati.
Poco fuori Genova si trova Boccadasse un borgo caratteristico colorato e vivace, dove godiamo del sole primaverile prima di rientrare …
ma prima facciamo scorta di focaccia …
Ed ecco la “mia focaccia genovese“…
” mia” perché questa è secondo i miei gusti quella che più si avvicina alla focaccia che si trova a Genova, “mia” perché’ è un compromesso tra la lunga lavorazione di quella doc e una lavorazione adatta a chi vuole farla in casa, insomma provatela e non smetterete di mangiarla.
INGREDIENTI
250 g farina 00w260
150 g acqua
15 g olio evo
3 g lievito di birra secco
5 g sale
4 g malto
Per la salamoia
60 g acqua
15 g sale fino
30 g olio evo
Sciogliere il lievito nell’acqua aggiungere l’olio e il malto. Aggiungere la farina poca alla volta e per ultimo il sale.
Lavorare l’impasto per cinque minuti, fatelo riposare per mezz’ora coperto.
Riprendete l’impasto dategli una piega a tre, schiacciatelo leggermente con le mani e adagiatelo su una teglia unta d’olio, la mia misura 33×23, coprite e l’ascite riposare ancora mezz’ora.
Distribuite bene l’impasto per tutta la teglia, lasciate lievitare ancora mezz’ora coperto.
Ora con i polpastrelli delle dita fate i famosi buchi, schiacciate bene fino in fondo alla pasta, non usate solo la punta delle mani ma tutta la prima falange.
A parte preparate la salamoia che verserete sulla focaccia, coprite e lasciate lievitare ancora per un’ora.
Cuocete a 220* per 12/15 minuti.